M. Cristina Cippone Architetto

architettura bioclimatica

L'architettura bioclimatica usa gli elementi naturali del sito (il sole, il vento, l'acqua, il terreno e la vegetazione) per realizzare edifici termicamente efficienti in grado di soddisfare i requisiti di comfort termico, indipendentemente dall'uso di impianti di climatizzazione.

L'approccio bioclimatico è legato al principio di autosufficienza e alla consapevolezza che i principali fenomeni che influiscono negativamente sull'ambiente sono causati dal consumo di grandi quantità di energia non rinnovabile. L'edilizia è un settore altamente inquinante poiché gran parte delle emissioni dei gas e di CO2 proviene proprio dagli impianti di climatizzazione e di riscaldamento.

Lo scopo dell'architettura bioclimatica è il controllo del microclima interno, con strategie progettuali "passive"[1] che, minimizzando l'uso di impianti meccanici, massimizzano l'efficienza degli scambi termici tra edificio e ambiente.

Le esigenze termiche dell'edificio variano a seconda della stagione e della latitudine. L'architettura bioclimatica definisce le caratteristiche geometriche e strutturali dell'edificio, la sua localizzazione e l'orientamento in modo tale da adattarsi alle diverse condizioni climatiche.

Generalmente alle nostre latitudini distinguiamo tre fasi termiche a cui corrispondono diversi requisiti dell'edificio:

  • INVERNALE: occorre favorire l'irraggiamento solare sulle pareti e le finestre per scaldare gli ambienti interni; occorre inoltre l'elevato isolamento termico dell'involucro per conservare il calore accumulato.
  • ESTIVO: occorrono proteggere l'edificio dall'irraggiamento solare con dei sistemi di ombreggiamento; occorre inoltre un peso elevato delle murature per favorire l'inerzia termica[2]; occorre inoltre favorire la ventilazione naturale interna all'edificio.
  • MEZZA STAGIONE: richiede la combinazione di soluzioni in grado sia di raffrescare che di riscaldare.
  1. Nell'edilizia i termini passivo/attivo sono riferiti alla strategia usata per la climatizzazione; "passiva" è quella che si affida alle caratteristiche dell'edificio, invece la strategia "attiva" è riferita all'uso di impianti
  2. L'inerzia termica è quella caratteristica che consente alla struttura di opporsi al passaggio del flusso di calore e di assorbirne una quota, contribuendo al contenimento delle oscillazioni della temperatura interna.

axis mundi

L'axis mundi (anche asse cosmico, asse del mondo, pilastro mondo, columna cerului, centro del mondo), nella religione o mitologia, è il centro del mondo e / o la connessione tra il Cielo e la Terra. Come il polo celeste e polo geografico , esprime un punto di collegamento tra cielo e terra dove i quattro punti cardinali si incontrano

bioarchitettura

La bioarchitettura è l'insieme delle discipline che presuppongono un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell'ecosistema. In una visione caratterizzata dalla più ampia interdisciplinarità e da un utilizzo parsimonioso delle risorse, la bioarchitettura tende a integrare le attività dell'uomo alle preesistenze ambientali ed ai fenomeni naturali, al fine di realizzare un miglioramento della qualità della vita attuale e futura.

La bioarchitettura, pratica architettonica rispettosa dei principi della sostenibilità, ha l'obiettivo di instaurare un rapporto equilibrato tra l'ambiente ed il costruito, soddisfacendo i bisogni delle attuali generazioni senza compromettere, con il consumo indiscriminato delle risorse, quello delle generazioni future.

Alcuni dei principi progettuali alla base della bioarchitettura sono:

  • ottimizzare il rapporto tra l'edificio ed il contesto. Compito dell'architetto, come afferma Christian Norberg-Schulz, è creare luoghi significativi per aiutare l'uomo ad abitare, ciò attraverso la comprensione ed il rispetto del genius loci – lo spirito del sito;
  • privilegiare la qualità della vita ed il benessere psico-fisico dell’uomo;
  • salvaguardare l'ecosistema;
  • impiegare le risorse naturali (acqua, vegetazione, clima);
  • non causare emissioni dannose (fumi, gas, acque di scarico, rifiuti);
  • concepire edifici flessibili e riadattabili nel tempo con interventi di ampliamento o cambiamento di destinazione d'uso;
  • prevedere un diffuso impiego di fonti energetiche rinnovabili;
  • utilizzare materiali e tecniche ecocompatibili, preferibilmente appartenenti alla cultura materiale locale.

Affinché tali principi possano integrarsi tra loro è necessaria una progettazione che si avvalga del contributo di numerosi specialisti. L'industria delle costruzioni ha un forte impatto ambientale a causa dell'altissimo consumo energetico, delle sue emissioni nell'atmosfera, dell'inarrestabile consumo del territorio e del diffuso utilizzo di materiali di origine petrolchimica che determinano gravi problemi di inquinamento durante tutto il loro ciclo di vita.

Fine primario della bioarchitettura è dare all'edilizia un nuovo indirizzo rivolto al rispetto delle esigenze dell'abitante e dell'ambiente.

Molti considerano la bioarchitettura come un ritorno al passato e all’uso di tecniche tradizionali: al contrario questa nuova disciplina punta sulla continua ricerca, prefiggendosi l’ottenimento di tecnologie che siano allo stesso tempo all’avanguardia e rispettose nei confronti dell’ambiente e dell’uomo.

Alta tecnologia non significa infatti inquinamento, come viceversa non è detto che l’inquinamento sia prodotto soltanto dall’alta tecnologia. Anzi, sono proprio le tecnologie obsolete ed arretrate che producono scorie e sprechi, con conseguenze pericolose per la salute, oltre alla produzione di danni economici. Un edificio che sfrutti il più possibile elementi naturali e a basso costo per il riscaldamento e l’illuminazione, come la luce solare, o che basi la rigenerazione dell’aria sulla produzione dell’ossigeno delle piante, si autogestisce abbattendo costi energetici e di manutenzione.

biocompatibilità

Biocompatibilità è un termine composto dal prefisso bio- (dal greco bios, “vita, essere vivente”) e dalla parola compatibilità, derivante dal latino cum patior (letteralmente “partecipare a”) traducibile con l’espressione “essere in sintonia con”; l’etimo sottolinea dunque in maniera evidente il carattere di armonia con la vita di tutto ciò che può definirsi biocompatibile.

Capacità di una sostanza di essere metabolizzata dagli organismi viventi, nessun effetto dannoso sulle funzioni vitali. Il significato è diverso se si intende ecocompatibilità.

Il concetto è stato trattato in maniera organica per la prima volta nella letteratura medico-chirurgica, per la quale esso definisce la particolare proprietà di sostanze, organi o materiali, di essere ben tollerati da un organismo vivente e comprende l’idea dell’accettazione di un impianto artificiale da parte dei tessuti circostanti e da parte del corpo come un tutt'uno.

bioedilizia

Tecnica di costruzione degli edifici che privilegia il rispetto dell'ambiente, l'uso di materiali naturali e il risparmio energetico ma differisce dal termine "bioarchitettura" in quanto il progetto bioedile non comprende l'attenzione al benesserepsico-fisico dell'essere umano con l'utilizzo per es. del simbolo e di forme evocative e in proporzioni auree.

energia solare passiva

Con l'espressione "energia solare passiva" si intende in genere raggruppare tutte le applicazioni in cui l'energia solare viene utilizzata senza alcun ausilio motorizzato e in cui la distribuzione dei calore prodotto avviene grazie ai fenomeni naturali della conduzione, della convezione e dell'irraggiamento, anziché mediante l'utilizzazione di pompe o ventole. Nella gestione di un edificio o di un'abitazione, le strategie solari passive, con diverse varianti, possono essere sostanzialmente impiegate per raggiungere tre obbiettivi principali:

  • Per il riscaldamento di un edificio, soprattutto nei climi freddi, attraverso l'accumulo, la distribuzione e la conservazione dell'energia termica solare. Al fine di raggiungere questo scopo, le principali tecniche passive prevedono l'impiego di muri termo accumulatori, che un ottimo isolamento, di una notevole massa termica, di sistemi di preriscaldamento dell'aria, di superfici vetrate esposte a Sud, dì vere e proprie serre addossate all'edificio e altri accorgimenti ancora;
  • Per il raffrescamento naturale di un edificio, grazie alla ventilazione naturale, alla schermatura e all'espulsione dei calore indesiderato verso dissipatori di calore ambientali (aria, cielo, terra, acqua). Le principali tecniche impiegate in questo caso prevedono soprattutto l'utilizzo di condotte d'aria internate, di camini solari, di una buona massa termica, della ventilazione indotta, di protezioni dall'irraggiamento diretto e di sistemi per la deumidificazione o per l'evaporazione dell'acqua;
  • L'altro importante contributo passivo che si può ottenere dall'energia solare riguarda l'illuminazione diurna di un edificio, ed evitare assolutamente il cosiddetto fenomeno di abbagliamento, situazione creata dalla presenza nel campo visivo di superfici o punti con luminanza molto superiore a quella a cui l'occhio è abituato.

feng-shui

Il feng shui (pron. fen sciuei) è un'antica arte geomantica taoista della Cina, ausiliaria dell'architettura, affine alla geomanzia occidentale. A differenza di questa prende però in considerazione anche aspetti della psiche e dell'astrologia. E' l'arte di disporre lo spazio plasmando equilibri e relazioni armoniche tra forme, colori, materiali, proporzioni e orientamenti della casa. Le funzioni dei vari ambiti e l'energia dei suoi abitanti, intrecciate all'influenza del tempo che scorre, per veicolare la migliore energia vitale Il Feng Shui, come afferma G.C. Ravier nel “Traitè pratique du Feng Shui” può definirsi medicina del luogo ovvero espressione correttiva energetica di un aspetto alterato del luogo stesso.

Secondo la teoria orientale, lo spazio, come ogni espressione esistente, è la risultante di continue dualità che, a seconda del loro comporsi, determinano la qualità dell’ambiente. Attenzione, per qualità, si intende caratteristica e quindi non si esprime mai un giudizio di merito ma una tipicità intrinseca.

Per i cinesi le due forze della natura, lo yang e lo yin sono nate dall’Uno originale Tai Ji, il soffio della natura, l’energia che tutto anima.

“IL SOFFIO ORIGINALE (cioè quei soffi ancora uniti nell’uovo-caos) ESSENDO PRIMORDIALMENTE PURO, SALI’ E FU IL CIELO; IL SOFFIO DIVENUTO IN SEGUITO TORBIDO DISCESE, E FU LA TERRA.” (Trattato del Soffio Originale dal libro Feng Shui di Yannik David)

Dall’ unione yin e yang nacquero i cinque elementi che a loro volta produssero ogni cosa. I cinque elementi, che sono espressione della natura e della vita, sono i cinque tipi di energia che compongono ogni evento e aspetto della vita e vi appartengono. Questo paragrafo del trattato Hong-fan, libro dei documenti (preso da Yannik David , Feng Shui) descrive al meglio la natura dei cinque elementi:

“ E’ NELLA NATURA DELL’ACQUA UMIDIFICARE E SCORRERE VERSO IL BASSO; E’ PROPRIO DEL FUOCO FIAMMEGGIARE E SLANCIARSI VERSO L’ALTO; E’ PROPRIO DEL LEGNO ESSERE PIEGATO E RADDRIZZATO; E’ NELLA NATURA DEL METALLO ESSERE DOCILE ED ACCETTARE LA FORMA CHE GLI VIENE CONFERITA; E’ NELLA NATURA DELLA TERRA PRESTARSI ALLA COLTURA ED AL RACCOLTO.”

I cinque elementi sono collegati fra loro: bisogna rispettarne l’ordine di produzione reciproca . Così, il legno produce il fuoco, il fuoco produce la terra (ceneri) , la terra produce il metallo (minerali) , il metallo produce l’acqua ( si liquefa ), e l’acqua nutre il legno ( linfa). Quest’ordine è sempre benefico perché generatore.

Esiste per contro un ordine distruttore o di conquista : il legno trae il proprio sostentamento dalla terra, la terra intorbidisce e argina l’acqua, l’acqua spegne il fuoco, il** fuoco** fonde il metallo, il metallo fende il legno, e può essere problematico situare elementi in prossimità l’uno dell’altro se si susseguono in questo ordine.

A questo punto, per ristabilire l’equilibrio, fra i due bisognerà sistemare un elemento di controllo: quello che, a sua volta, genera l’elemento minacciato. Se consideriamo ad esempio l’elemento fuoco, è contemporaneamente generato dal legno e generatore della terra, controllato dall’acqua e controllore del metallo, così via per ciascuno degli elementi.

I cinque elementi sono associati inoltre a forme, colori, orientamento, luoghi, materiali, numeri, pianeti, stagioni, organi interni, ecc....(vedi tabelle allegate) Dal punto di vista del colore si verificano dinamiche analoghe “generative e distruttive” per le quali i colori danno una sensazione diversa a seconda dello accostamento. Ad esempio il rosso, generato dal verde, genera a sua volta i gialli e ocra, controlla i bianchi-azzurri, viene controllato dai blu-neri. In pratica si nota come il rosso sia esaltato dall’accostamento dei bianchi-azzurri sui quali spicca violento, sia indebolito dai gialli e ocra che lo “schiariscono”, sia rafforzato dai verdi che ne aumentano l’intensità e sia molto ridimensionato dai blu-neri che ne spengono l’aggressività.

Dal punto di vista dell’orientamento, i cinque elementi vengono associati ai punti cardinali e al centro: nord-acqua, est-legno, sud-fuoco, ovest-metallo, centro-terra. Ai quattro punti cardinali sono associate figure di animali: Testuggine nera a nord, Drago verde a est, Fenice rossa a sud, Tigre bianca a ovest. A queste direzioni si aggiungono i “quattro” angoli: N-E, S-E, S-O, N-O.

Agli otto punti cardinali si associano i trigrammi, che sono identificabili ognuno da tre linee orizzontali sovrapposte ( possono essere interrotte o intere) che rappresentano:

  • I trigrammi sono simboli sacri.
  • Le linee interrotte sono yin.
  • Le linee intere sono yang.

Le otto combinazioni sono la rappresentazione simbolica delle energie e indicano otto aspetti, ciascuno con particolari influenze e differenti significati a seconda del rapporto yin e yang. Massimo dello yang è il trigramma che rappresenta il cielo, il padre; massimo dello yin è il trigramma che rappresenta la terra e la madre.

Gli otto trigrammi posizionati ciascuno di fronte al proprio segno complementare, formano la sequenza del Cielo Anteriore che rappresenta l’assoluto, i principi energetici dai quali trae origine la vita. La sequenza del Cielo Posteriore indica il dinamismo della vita. Delle scuole del Feng Shui, la scuola della Forma e la scuola della Bussola o del Compasso sono le più note.

La prima si occupa dell’osservazione del luogo, del rapporto interno/esterno, degli elementi dal punto di vista della forma e identifica le caratteristiche più appropriate per la sistemazione del sito in relazione all’ambiente.

Dal punto di vista simbolico il Baga rappresenta otto situazioni della vita: carriera, conoscenza, famiglia, ricchezza, fama, matrimonio, figli, rapporto con gli altri all’interno di un sistema di orientamento spaziale. La scuola della Bussola tratta il sito secondo l’orientamento geografico che dà diverse corrispondenze energetiche dovute alla disposizione della porta d’ingresso.

La porta è un passaggio e un’evoluzione. Attraverso la porta si annettono le energie del cielo che si combinano con le energie telluriche proprie del sito creando ambiti di diverse valenze.

La scuola della Bussola o Compasso identifica delle zone che interagiscono con le energie vitali dell’uomo secondo le correlazioni del ciclo delle cinque qualità energetiche (cinque elementi, cinque pianeti, cinque punti cardinali...).

geobiologia

Etimologicamente la parola geobiologia deriva dall'associazione dei termini greci geo (terra), bio (vita) e logos (dottrina). Il termine è stato proposto negli anni Cinquanta del secolo passato da ricercatori tedeschi, per definire un nuovo ambito di ricerca.

Nella pratica, con la geobiologia, si misurano gli "aspetti energetici" di un determinato luogo. Esistono diverse caratteristiche di un luogo che influenzano gli esseri viventi. Nella categoria dei fenomeni tellurici ci sono le faglie, i corsi d'acqua sotterranei, le cavità, i depositi di minerali, la "rete di Hartmann" e la "rete di Curry", ed altri.

simbolo

Il simbolo è strumento di comunicazione INTUITIVA per portare il metafisico (idea, archetipo) nel mondo fisico. Esso conferisce SENSO E SIGNIFICATO. A volte risuona soltanto sul piano inconscio percettivo dell'individuo.

sostenibilità

La sostenibilità è la caratteristica di un processo o di uno stato che può essere mantenuto ad un certo livello indefinitamente.

In anni recenti questo concetto è stato applicato più specificamente agli organismi viventi ed ai loro ecosistemi. Con riferimento alla società tale termine indica un "equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie" (Rapporto Brundtland del 1987).

Il termine, nel suo impiego nell'ambito ambientale, si riferisce alla potenziale longevità di un sistema di supporto per la vita umana, come il sistema climatico del pianeta, il sistema agricolo, industriale, forestale, della pesca, e delle comunità umane che in genere dipendono da questi diversi sistemi. In particolare tale longevità è messa in relazione con l'influenza che l'attività antropica esercita sui sistemi stessi.

Il termine trae la sua origine dall'ecologia, dove indica la capacità di un ecosistema di mantenere processi ecologici, fini, biodiversità e produttività nel futuro. Perché un processo sia sostenibile esso deve utilizzare le risorse naturali ad un ritmo tale che esse possano essere rigenerate naturalmente. Sono emerse oramai chiare evidenze scientifiche che indicano che l'umanità sta vivendo in una maniera non sostenibile, consumando le limitate risorse naturali della Terra più rapidamente di quanto essa sia in grado di rigenerare. Di conseguenza uno sforzo sociale collettivo per adattare il consumo umano di tali risorse entro un livello di sviluppo sostenibile, è una questione di capitale importanza per il presente ed il futuro dell'umanità. Il concetto viene spesso utilizzato nell'ambito dell'economia dello sviluppo per analizzare processi economici. Il concetto di sostenibilità economica è alla base delle riflessioni che studiano la possibilità futura che un processo economico "duri" nel tempo.

tsukubai

Vasche in pietra una volta collocate esclusivamente nei giardini da té giapponesi, erano utilizzate per la purificazione prima di partecipare alla cerimonia del té. Collocate a terra, occorre inginocchiarsi per utilizzarle, solitamente è presente il mestolo in bamboo e la lanterna.


Maria Cristina Cippone architetto
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