Concorso Completamento plesso scolastico con scuola materna - Comune di Arsago Seprio
Arsago Seprio -VA
2006
Committente: Comune di Arsago Seprio
Gli obiettivi Il progetto si è posto come obiettivo, oltre a quelli richiesti dall’Amministrazione Comunale, (creazione: mensa, scuola materna, parcheggio, sistemazione area esterna con collegamenti protetti tra gli edifici, ecc….), quello di creare un rapporto armonico tra gli edifici esistenti sul piano formale e di caratterizzare l’intervento con elementi che contribuiscano a interrompere la sequenza rigida dei corpi di fabbrica e ad “addolcire” l’insieme del plesso che, per sua natura intrinseca, è destinato alle giovani generazioni in crescita alle quali più si addice un ambiente nell’insieme armonico e accogliente.
LE SCELTE
La mensa: Si è scelto di creare un edificio apposito esclusivo per la mensa per diversi motivi:
• tutta la popolazione scolastica del plesso deve fruire della mensa, in orari differenti, senza creare disturbi vicendevoli nel suo raggiungimento e nel suo utilizzo
• Il momento del pasto è anche un momento di ricreazione adatto alla socializzazione, con tutto l’impatto acustico che ne consegue…
E’ stata collocata in posizione baricentrica rispetto al plesso per rendere agevole il collegamento con tutti gli edifici. La mensa, così concepita, è da considerarsi come spazio polifunzionale per manifestazioni non solo scolastiche ma anche pubbliche; così collocata è di immediato accesso sia da via Europa, sia da via Vanoni.
L’edificio è concepito a pianta aperta proprio per dotarlo della massima flessibilità possibile. La struttura portante, visibile all’esterno, è costituita da pilastri perimetrali in legno lamellare accoppiati, inclinati di 45° per ingentilire la rigidità spaziale del contesto. La struttura della copertura è pure in travi a vista di legno lamellare collegate al centro della costruzione da un elemento circolare strutturale in legno.
La copertura così fatta, permette inoltre la realizzazione di un lucernario centrale per l’ottimizzazione della illuminazione naturale. La pianta centrale a forma ottagonale è l’elemento caratterizzante del progetto anche sul piano formale come per assolvere alla esigenza di “centralità avvolgente” in risposta alla rigidità sopra denunciata.
Tutto attorno è stato creato il percorso di collegamento che accoglie gli studenti dalle varie direzioni di provenienza; insomma la mensa diventa il cuore pulsante del plesso dal punto di vista dei collegamenti sia sul piano funzionale, sia su quello formale.
Il blocco dei servizi raggruppa tutte le funzioni necessarie: uno spazio con accesso indipendente per il servizio catering, lo spogliatoio per il personale con annesso servizio, il servizio per gli insegnanti, quello per gli studenti ed infine il servizio per i disabili.
La scuola materna è collocata al piano terreno nell’ala destra del corpo di fabbrica della scuola elementare, in parte usata attualmente come mensa.
Questa scelta è motivata da diversi intenti:
• tenere a piano strada i piccoli alunni, senza dislivelli per l’accesso alla scuola e alla mensa e allo stesso tempo per dare una porta diretta sul giardino ad ogni aula
• creare la materna in una zona appartata e tranquilla, ciò vale in particolar modo per il momento del sonno dei più piccoli (quando i “grandi” vanno a pranzo, i piccoli vanno a riposare) e per il momento del gioco all’aperto nella bella stagione, destinato in una zona ampia e protetta allo stesso tempo
• avere la libertà di uscire dai limiti del perimetro dell’edificio esistente per esigenze di spazio
• alloggiare la scuola materna in uno spazio autonomo, con un proprio ingresso indipendente, ma insieme, sul piano pedagogico, dare la possibilità ai piccoli di vivere in modo naturale il passaggio alla scuola di grado superiore che avviene all’interno della stessa struttura.
Anche in questo caso si è cercato un centro nella pianta dell’edificio e la forma dell’ottagono viene qui riproposta all’interno, per lo spazio dedicato alle attività libere da intendere come “piazza” nel senso ampio del termine senza lasciarsi condizionare dalla struttura dell’edificio esistente.
La scuola materna è costituita da cinque sezioni (si può arrivare a sei sezioni nel caso di tre iscritti portatori di handicap nello stesso anno accademico) ed ha la caratteristica fondamentale della flessibilità perché la distribuzione permette di accorpare due aule insieme oppure di ampliare due aule d’angolo o di ampliarne una ed ottenere un locale più piccolo per attività speciali di vario genere.
Le dimensioni della scuola e la distribuzione flessibile rispondono a tutte le prescrizioni del D.M. 18 dic.75 e a quelle del D.M. 331 24/7/98, in particolare in relazione alla possibile presenza di disabili in una o più sezioni che comporta variazioni nel numero massimo degli alunni per le classi interessate (max n° 20 alunni con soggetto portatore di Handicap, max n° 28 alunni in assenza di portatore di handicap) pur mantenendo la possibilità di accogliere un totale di120 bambini.
Per una parte inferiore alla metà della sua estensione, la scuola viene costruita uscendo dal perimetro dell’edificio esistente verso la palestra. Questo corpo aggiunto, contiguo, ha una copertura piana inverdita che ha il vantaggio di dare ottime prestazioni isolanti, drenare le acque meteoriche, ritardandone il deflusso in fognatura, incrementare la biodiversità e essere gradevole alla vista degli occupanti il piano superiore.
La scuola materna viene anche caratterizzata dalla creazione di un suo ingresso autonomo realizzato nello stile della mensa e dei percorsi protetti.
La scuola elementare: si usufruisce della possibilità di sopraelevare di un piano l’edificio esistente per integrare le aule eliminate al piano terreno. Si realizza un comodo passaggio di collegamento al piano primo tra le due ali dell’edificio. Si porta una parziale modifica dei servizi igienici esistenti al piano primo per permettere la creazione del nuovo collegamento sfruttando semplicemente la sola porzione di copertura del corpo centrale esistente allo stesso livello del pavimento delle aule a piano primo. Una parte dei servizi nuovi andrà collocata in testata al corridoio e comunque in corrispondenza ai servizi sottostanti della materna; l’illuminazione del corridoio stesso viene risolta con ampi lucernari.
L’edificio della scuola elementare, così ampliato al piano primo, visto sul fronte principale, viene visivamente riequilibrato.
Il progetto del colore
E’ noto che l’uso del colore in architettura connota e qualifica qualsiasi costruzione, inoltre contribuisce al benessere psico-fisico dell’essere umano in tutte le fasi della vita; si è quindi pensato di definire dal punto di vista cromatico non solo le parti di nuova costruzione ma l’intero plesso scolastico.
La tipologia delle proposte che verranno qui di seguito riportate si sono basate su studi legati alla percezione visiva del fanciullo e del ragazzo in età pre-adolescenziale e sull’analisi delle forme degli edifici esistenti. Si sono formulate due ipotesi di progetto-colore per evidenziare come i cromatismi e le linee siano in grado di valorizzare e rendere piacevole qualsiasi edificio.
La prima proposta si basa sull’accostamento dei colori e sull’uso delle forme, definisce infatti delle linee morbide che hanno il preciso scopo di armonizzare l’aspetto un po’ rigido delle costruzioni: la parte sottostante color giallo rappresenta la luce, e la parte superiore il cielo.
La seconda proposta verte sull’accostamento di colori caldi in sfumatura, che partendo dal basso con tinte più dense vanno verso l’alto alleggerendosi, rendendo quindi gli edifici visivamente meno statici e più allegri e vibranti: si è scelta una gamma di colore arancio poiché questi toni danno la sensazione di luce e calore, anche nelle giornate più fredde e grigie.
Come elemento di ulteriore armonizzazione, oltre che di raffrescamento delle coperture, si sono studiate delle fioriere con verde cascante.
La bioarchitettura
Il progetto prevede gli interventi elencati con modalità in sintonia coi criteri eco-sostenibili e biocompatibili della bioarchitettura: per le nuove costruzioni e le integrazioni della scuola elementare si prevede l’uso di materiali naturali sia per gli elementi costruttivi, quali ad es. termolaterizi ecologici, sia per le finiture quali intonaci traspiranti ecologici, vernici e tinteggi biocompatibili allo scopo di garantire l’ottimizzazione delle qualità dell’aria interna per il benessere dei giovani fruitori.
Si pone particolare cura al risparmio energetico attraverso il migliore isolamento degli edifici, la realizzazione della copertura a verde della materna e del tetto ventilato per la mensa e la realizzazione di impianti radianti a basso consumo, ad alto rendimento e a basso impatto ambientale.
L’ottimizzazione dell’illuminazione naturale, inoltre, consente di limitare l’uso dell’illuminazione artificiale.
L’ uso del verde in generale è finalizzato alla schermatura dell’irraggiamento solare quando e dove occorre e alla realizzazione di un microclima ideale per tutta l’area.
I COLLEGAMENTI E LA VIABILITÀ
I collegamenti protetti vengono realizzati: • per la materna, sfruttando l’ingresso posteriore esistente della scuola elementare e costeggiando la palestra
• per l’elementare, a partire dalla testata del corridoio di sinistra, ovvero dal punto interno/esterno più prossimo alla mensa
• per la scuola media, passando dall’ingresso principale direttamente alla mensa
• per la palestra utilizzando lo stesso percorso realizzato per la materna
e il percorso attorno alla mensa, come già detto, ha funzione da collettore generale.
I percorsi protetti sono concepiti come un porticato sorretto dai pilastri accoppiati inclinati come quelli della mensa ma non di legno, bensì di metallo.
Questi elementi portanti sono collegati alla struttura della copertura realizzata in legno a lamelle orientabili a seconda dell’incidenza dei raggi solari. A sua volta questa struttura sostiene in aggetto i tutori dei futuri rampicanti in modo da realizzare un pergolato continuo. Pannelli di materiale trasparente proteggono dalle intemperie.
Tutti i percorsi esterni sono pavimentati con pietra naturale in modo da creare una superficie continua facilmente percorribile anche dai più giovani e da eventuali carrozzine.
Il percorso ciclopedonale viene translato sul fianco perimetrale del complesso accanto alla scuola media. Questa scelta ha il doppio vantaggio di eliminare l’elemento di separazione dei lotti e di consentire e incentivare un più comodo e funzionale accesso al piccolo museo Archeologico esistente. L’accesso viene risolto in modo ottimale con due nuove rampe di scale esterne che dal piano della ciclopedonale portano al piano interrato del museo.
La sistemazione dell’area esterna L’ingresso principale sul piazzale della via Vanoni viene ampliato e orientato in modo obliquo atto ad invitare l’accesso anche in direzione della nuova area sportiva attrezzata col campo di pallacanestro/palla a volo corredato della tribuna a tre livelli che si inserisce naturalmente, sfruttando il dislivello del terreno esistente. E’ corredata ai lati di scivoli per l’accesso ai disabili.
L’area esterna di pertinenza delle scuole medie è contornata da alberi che fiancheggiano il percorso ciclopedonale da un lato e il parcheggio sulla via Europa dall’altro; una siepe sottolinea il percorso di accesso alla mensa “polifunzionale” dall’ingresso di via Europa e mimetizza la costruzione della centrale termica.
L’area di gioco esterna di pertinenza della materna è attrezzata e tutta protetta dalla siepe; è corredata da nuove piantumazioni allo scopo di creare delle zone d’ombra per il gioco, piccole panche curve in muratura vengono disposte per ogni classe. Una buona porzione di terreno rimane a disposizione delle elementari tutta attorno al suo edificio.
E’ studiata e garantita la permeabilità tra le varie aree di pertinente per garantire ovunque l’accesso ai mezzi di emergenza e di manutenzione.
Il parcheggio è pensato per accogliere n° 41 autovetture.
Progettisti:
Gruppo A.P.E.:
arch. M.Cristina Cippone
arch. Andrea Ammenti
arch.Rosa Simonelli
designer Marina Russo
arch. Emanuele Spertini
glossario: bioarchitettura, biocompatibilità, bioedilizia, sostenibilità